Semina in semenzaio: il ritorno delle piantine

“Questa mattina sono tornati qui a scuola Marco, Monica assieme ad Alberto, Massimo e Greta (i ragazzi del CEOD).

Dopo circa 50 giorni da quando abbiamo seminato, i ragazzi ci hanno riportato i plateau dove avevamo piantato vari tipi di semi a febbraio.

Assieme alla 3B e ai ragazzi del CEOD, siamo andati nell’ orto. Marco ci ha raccontato che i semi che avevamo piantato, provenivano da uno scambio che aveva fatto nei mesi precedenti.

I nostri semenzai con questi semi, provenienti da tutto il mondo, sono stati poi messi nella serra del CEOD, assieme a tutti gli altri plateau preparati dalle altri classi a febbraio.

Nella serra a 25° e con la cura dei ragazzi, sono nate quasi tutte le piante.

Monica ci ha aiutati a riflettere sul perchè alcuni semi non sono germogliati; ecco alcune ipotesi:

  1. i semi potrebbero essere stati non vitali;
  2. non c’era abbastanza acqua o sole;
  3. le radici potrebbero essere cresciute male
  4. le piantine potrebbero essersi rubate a vicenda i sali minerali e l’ acqua.

Con i ragazzi del CEOD abbiamo poi ragionato sul fatto che in natura le piante sono tutte diverse e difficilmente nascono ordinate in file come sono disposte nei nostri orti e nei campi.

Le piantine nate dai nostri semini, sono state messe assieme a quelle delle altre scuole. Il CEOD adesso sta distribuendo tutte le piantine nate per le classi che hanno partecipato alla semina (Primaria XIII Martiri, Silvio Trentin, Leonardo Da Vinci) e alle altre scuole partecipanti al progetto che ne hanno fatto la richiesta.

Ci impegnamo a piantare nel terreno nel nostro orto quello che ci è stato consegnato e avremo cura di prepare una cesta con tutti i prodotti che nasceranno, così da poterli scambiare con le altre scuole.

La verdura che avanzerà la potremmo mangiare, avendo cura di raccogliere i semi al suo interno, così da poterli ripiantare.”

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